Spoleto 1952, al cotonificio operaio spara all’amante e s’uccide

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Il cotonificio di Spoleto

22 gennaio 1952 – La tragedia scoppiò alle 2 del pomeriggio, in un magazzino del cotonificio di Spoleto. Un operaio di 39 anni, O.P., ed una collega, F.S., hanno messo in atto un terribile proposito: l’uomo ha sparato un colpo di pistola alla testa della donna che era da qualche tempo la sua amante e poi si è ucciso appoggiando la canna della pistola alla tempia e facendo fuoco. Per entrambi la morte è stata istantanea.

Li hanno trovati circa un’ora dopo alcuni colleghi: giacevano entrambi sul pavimento del magazzino, sdraiati, mano nella mano. Hanno lasciato due lettere per spiegare i motivi per cui avevano deciso di farla finita a quel modo: lui era sposato e il loro era un amore disperato e senza futuro.

Al cotonificio il lavoro fu sospeso per tutto il pomeriggio. O.P. aveva comprato la rivoltella due giorni prima ed era andato immediatamente a denunciarne il possesso ai carabinieri.

 

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