
Potrebbe sembrare una questione di secondaria importanza, ma il decoro è decoro. Ora, immaginamo che uno dei tanti turisti che affluiscono a Terni di trovi di fronte ad un posto che si chiama – potrebbe indicare la tabella – “Forma de li cavalli”, che pensa? Minimo che a Terni non conoscano la grammatica. Bene che vada potrà arguire che persino sulle indicazioni stradali si scriva ancora in dialetto. Una cosa da burini, diciamocelo. E che figura! Così la giunta comunale di Terni ha trovato il tempo per approvare una delibera che permette di correggere la tabella, in perfetto italiano, e che il nome venga cambiato in “Forma dei cavalli”.

“Potrebbe indicare”, perché al momento, su quella rotonda non c’è scritto niente: la tabella non c’è. Però potrebbero sempre mettercela in un futuro più o meno lontano, per cui – come speso accade nella amministrazioni pubbliche – meglio agurdare lontano e prevenire.
Ma sarebbe davvero tutto risolto. Ora l’indicazione è chiara per tutti, uno pensa. Ma siamo sicuri? Perché per un bergamasco, tanto per fare un esempio, che cosa significa “forma”? Dicesi forma spiega il dizionario “L’aspetto esteriore con cui si configura ogni oggetto corporeo o fantastico, o una sua rappresentazione: f. circolare, quadrata, ovale, sferica, regolare, irregolare; la f. di una bottiglia, di un mobile, di una piazza, di un monte; la f. degli occhi, del naso, della mano, dei fianchi; descrivere, rappresentare, riprodurre la f. di un oggetto; assumere f. umana. In similitudini: l’Italia ha la f. d’uno stivale; sedile a f. di canapè; biscotti a forma di mezzaluna; In f. dunque di candida rosa Mi si mostrava la milizia santa (Dante). Fig.: idea, progetto che comincia a prendere forma, ad assumere concretezza, consistenza…” Ecc ecc.
Ma “forma” a Terni ha avuto per secoli il significato di corso d’acqua, canale d’irrigazione e via dicendo, di dimensione più o meno consistente, da cui le “forme” e le “formette”. Nei primi anni del 1400, tanto per dire, c’era una Forma Molendinorum, poi sostituita dalla Forma Nuova, o Raggio Nuovo.
Chi glielo spiega il “busillis” al turista di Bergamo? “Forma dei cavalli”, sarà una dedica a chissà quale razza equina meravigliosa della zona? Il problema però è che alla Forma dei cavalli è dedicata una rotonda veicolare, tra via Proietti Divi, via Bramante e vocabolo Fiori. Cavalli rotondi? Ma dove si sono visti mai!