Gian Franco Ciaurro, sindaco popolare

 

FOTO DI CARLO ANGELETTI
 (Foto di Carlo Angeletti)

 

Il 30 novembre 2000

a Terni si diffuse in un battibaleno già di prima mattina la notizia della scomparsa di Gian Franco Ciaurro risalente alla tarda serata del giorno prima, il 29 novembre. Un malore improvviso

CIAURRO
Gian Franco Ciaurro (Foto di Carlo Angeletti)

l’aveva colpito nella sua abitazione di Roma, mentre si accingeva ad andare a dormire.
Gian Franco Ciaurro era nato a Terni il 6 aprile 1929. E di Terni è stato uno dei sindaci più popolari nella seconda metà del secolo scorso. Quella Terni che aveva lasciato da adolescente per trasferirsi a Perugia, dove si laureò in giurisprudenza nel 1951, e poi a Roma dov’è stato segretario generale della Camera dei deputati e Consigliere di Stato. Appartenente al partito Liberale, fu assessore comunale a Roma e quindi Ministro alle Politiche comunitarie e agli Affari regionali nel governo presieduto da Giukiano Amato.
Nel 1993 fu eletto a sorpresa sindaco di Terni, in un periodo di particolare difficoltà per una città che era stata squassata dalla tangentopoli. Fu il primo sindaco non appartenente alla sinistra eletto dopo la fine della seconda guerra mondiale. Candidato di una lista civica, Alleanza per Terni, riuscì a guadagnarsi il ballottaggio in cui trovò come contendente il candidato del Pds, Franco Giustinelli.
Vinse le elezioni per un pugno di voti. Alla scadenza del suo primo mandato, nel 1997, diventato uno dei “saggi” che accomagnarono la nascita di Forza Italia, si candidò di nuovo contro le sinistre che gli opposero in quella occasione Giampaolo Palazzesi. La maggioranza in consiglio comuale andò allo schieramento di centrosinistra, ma Ciaurro ottenne un successo in gran parte personale e fu confermato sindaco, in conseguenza dell’opportunità del voto disgiunto. Si determinò così, nel governo di terni, il fenomeno dell’anatra zoppa, con una maggioranza politica di centrosinistra ed un sindaco del centrodestra.
Ciaurro riuscì ad andare avanti per due anni, fino al 1999, quando si dimise dopo una serie di tentativi di imprimere una sferzata ad una situazione diventata per  lui troppo difficile, non solo per il fatto che la maggioranza in  consiglio era dello schieramento avverso, ma anche perché s’era incrinata l’unità nello schieramento di centrodestra.

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Per saperne di più:
W.Patalocco, "I Rossi e il professore-Ciaurro sindaco di Terni", 
Tip.Stella, Terni 2002