
I circoli del Partito Democratico di Papigno, Marmore, Collestatte e Torre Orsina considerano la questione non più rinviabile: si tratta di ripulire ed effettuare interventi di manutenzione e risanamento dell’alveo del Nera il cui corso, sostengono in un documento comune, subito a valle della Cascata delle Marmore non è più visibile a causa della vegetazione, ormai cresciuta a dismisura”.
Si chiede perciò di intrvenire a cominciare da Vocabolo Cervara per giungere alla clnflkuenza col Serra e quindi dirigere verso ka centra di Monte Argento. “Riteniamo che sia indispensabile per realizzare questo progetto non solo coinvolgere gli enti a ciò deputati (Regione, Provincia, Comune), ma anche le grandi società industriali che producono l’energia elettrica e che gestiscono gli impianti “Nera-Velino”, ovvero l’Enel e l’Ast”.
Lungo il tratto del fiume Nera che va da Papigno fino alla confluenza del Serra e fino allo scarico della centrale di Monte Argento in via Campofregoso si i circoli Pd propongono “pertanto di eseguire le seguenti azioni-interventi:
1) taglio della vegetazione spontanea attualmente presente, che impedisce la visuale della Centrale di Galleto, così come quella presente davanti all’ex stabilimento di Papigno e poi fino alla Pineta Centurini;
2) Ripulitura e rimozione dei rifiuti sedimentati lungo tutto l’alveo, ormai presenti in quantità elevata;
3) Rimozione dei detriti presenti fra la confluenza del Torrente Serra e del Fiume Nera, nelle vicinanze del Ponte di Santa Maria Maddalena, nelle vicinanze dell’ex Terninoss, nell’area sottostante il ponte di Via
Campofregoso nei pressi dell’area della scuola “A. De Filis” (tra l’altro anche fonte di pericolo nel caso di un possibile sbarramento, con conseguenze anche per il vicino parcheggio seminterrato di Largo Manni).
Riteniamo inoltre che allo stresso tempo sia necessario intraprendere tutti i percorsi possibili per lavalorizzazione dal punto di vista turistico, storico e culturale dei manufatti della produzione di energia da fonti rinnovabili, attualmente esistenti lungo il percorso del fiume”.

Vanno oltre i circoli Pd della bassa Valnerina ternana e rilanciano “il progetto, più volte annunciato ma mai effettivamente realizzato, di un museo territoriale dell’energia, dell’industria e del lavoro. Tale museo potrebbe vedere un primo ma significativo intervento nel recupero dell’ex Centrale di Cervara, dove sono
ancora ospitate turbine in esercizio e di proprietà dell’Enel”.