Liste di attesa da smaltire: il 70% affidato dalla Regione ai privati

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La presidente Tesei e l’assessore Coletto

Per smaltire le liste d’attesa la Regione Umbria si rivolge ai privati. Le scelte competono alle Asl, ma alle strutture sanitarie convenzionate saranno affidati in media circa il 70% delle 74 mila prestazioni pregresse. Il restante 30% sarà smaltito internamente. La Sanità regionale giovedì 11 maggio ha pubblicato le manifestazioni di interesse che scadranno alle 24 del prossimo 25 maggio. E stamattina (12 maggio) si è tenuta la prima di una serie di riunioni settimanali che vede coinvolti la Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, con i vertici della sanità tra cui l’assessore Luca Coletto e il direttore regionale di competenza e i direttori delle aziende ospedaliere e sanitarie locali. 

La Asl 2 (Foligno, Spoleto, Terni) ha scelto di appaltare una percentuale più alta della media regionale, mentre la asl 1 esternalizzerà principalmente gli esami diagnostici gestendo internamente gran parte delle visite specialistiche.

Da inizio giugno le strutture convenzionate aggiudicatarie inizieranno a soddisfare le prestazioni arretrate, il cui completo smaltimento si conferma previsto per il 31 luglio, con primo step di verifica della riduzione delle liste d’attesa e comunicazione pubblica il 15 giugno prossimo.

Le prestazioni, con particolare riguardo per gli over 65, seguiranno il principio di prossimità, fermo restando la disponibilità nel territorio di appartenenza del paziente di strutture in grado di svolgere gli esami e visite richieste.

Nel frattempo, l’azienda ospedaliera di Terni comunica l’apertura domenicale, per gli esami di diagnostica per immagini, per il 14, 21 e 28 maggio, mentre l’azienda ospedaliera di Perugia conferma, per le stesse prestazioni, sia l’apertura domenicale che quella notturna.

Per ciò che concerne le nuove richieste di prestazioni è previsto un percorso progressivo di miglioramento delle tempistiche fornite al cittadino richiedente, che vedrà il suo compimento entro la fine di settembre, e che condurrà al contenimento delle tempistiche di attesa, così come previsto dalla delibera regionale dei giorni scorsi, valutando anche il superamento della modalità che ad oggi vede la possibilità di inserimento nel così detto percorso di tutela.

Il 15 giugno quindi, si farà un primo screening, ripetuto settimanalmente, per verificare e comunicare all’esterno la situazione, con particolare riferimento proprio allo smaltimento delle prestazioni in attesa, nel massimo principio di trasparenza nei confronti della cittadinanza.–

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