
Due occasioni perse per riflettere su possibilità di sviluppo delle aziende chimiche del polo (o ex polo?) ternano-narnese. All’Alcantara di Nera Montoro si è recato in visita Valentino Valentini, viceministro delle Imprese e del made in Italy: “Grazie ad imprese come Alcantara – ha detto Valentini – il made in Italy si qualifica come brand che ne racchiude al suo interno tanti altri, in grado di costruire un immaginario, un insieme di valori, un’emozione. Nel caso di Alcantara abbiamo l’esempio di brevetti e capitali giapponesi che hanno scommesso sul made in Italy, riuscendo a cogliere qualità e attivando investimenti che vanno a beneficio di tutti”.
Alcantara Spa conta 554 unità lavorative, di cui 79 per ricerca e sviluppo e complex manufacturing. L’età media è di 42 anni, i laureati sono il 20% e i diplomati il 69% del totale.
Nella stessa giornata Novamont ha annunciato che sta completando la cessione dell’intyerop pacchetto azionario ad Eni Versalis-
Su nessuna di queste informazioni o iniziative sono stati presi in considerazione i lavoratori o le lro rappresentanze, ivi comprese le Rsu di fabbrica. “Eppure – dice con rammarico la Filctem Cgil in un documento della segreteria provinciale -siamo stati sempre disponibili al confronto e non ci siamo mai tirati indietro soprattutto nei momenti più difficili affrontati dalla pandemia fino ad oggi”.
Anche i rappresentanti dei lavoratori avrebbero potuto, se coinvolti, fornire un contributo su sviluppo e inivestimenti di due realtà industriali del nostro territorio”. “La rappresentanza dei lavoratori e delle lavoratrici dovrebbe essere sempre coinvolta ed informata – continua il documento – proprio in ragione del ruolo importante che le maestranze svolgono in quei poli produttivi. Le proposte, le battaglie e le iniziative che tutelare il tessuto manifatturiero e ridare il giusto ruolo ai poli industriali della provincia Ternana sono state la testimonianza dell’impegno messo in campo dalle organizzazioni che rappresentano i lavoratori”.