
“La violenza non è il mio destino”, è stato il tema di un incontro con gli studenti dell’ITT patrocinata da Comune e Provincia di Terni, dal CCEP dell’Unla (Unione Nazionale Lotta all’Analfabetismo), dall’ANPPIA e dall’Associazione Culturale per Terni Città Universitaria. Dopo i discorsi di apertura dei lavori da parte di Giocondo Talamonti e Teresa Lavecchia Di Tocco sono intervenuti Stefania Parisi che si è soffermata sul concetto di “essere vivente relazionale”, Raffaella Mossa del Centro Antiviolenza di Terni, si è soffermata sul concetto di uguaglianza intesa come “rispettarsi nelle differenze”.
Molto apprezzata dagli studenti la performance dellL’attore Stefano de Majo, L’arte riesce meglio ad attrarre l’attenzione mentre si trasferiscono valori come il rispetto reciproco e la comprensione. Sono seguite due testimonianze quella di Tiziana Di Ruscio, vittima di violenza e autrice del libro “La violenza non è il mio destino”, e quella di Alessia Cicconi, autrice del libro “Il bugiardo, le infinite menzogne di un padre”. L’avvocato Alessandra Robatto ha affrontato la violenza sulle donne Afghane e Iraniane in particolare su Masha, giovane donna curda in visita a Teheran con la famiglia quando è stata fermata dalla unità speciale che fa rispettare il codice di abbigliamento islamico obbligatorio (hijab) e la segregazione sessuale.

Cosa può fare la scuola…e cosa sta facendo? Intanto parlarne ed informare i giovani sugli avvenimenti globali che limitando i diritti delle donne nel mondo potrebbero limitare anche quelli degli uomini come di fatto sta accadendo; promuovere una cultura del cambiamento, del rispetto, far capire che la violenza, la sopraffazione, il non rispetto dei diritti fondamentali dell’uomo non è un modo naturale per facilitare la pace e la legalità.
Il mondo occidentale ha precisi doveri: partecipare e promuovere tutti gli aspetti della legalità, sulla cittadinanza, sull’equilibrio ed uguaglianza di genere, sulla tutela della salute in generale, promuovere azioni di prevenzione per mezzo della conoscenza del fenomeno della violenza sulle donne ovunque si perpetui nel mondo, migliorare con apposite proposte di legge i diritti delle donne e la condizione femminile. Ha chiuso i lavori la Dirigente Scolastica Cinzia Fabrizi.
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