Terni, anche Josè M. Kenny si candida a sindaco: “Ecco perché”

Kenny
Josè Maria Kenny

Tanto per fare accademia: il segretario del Pd, Tommaso Bori, rivolge un appello perché a Terni si trovi l’unità di “campo largo”. Ammettiamo sia accolto e quindi che Pd e Movimento 5 Stelle  si “sposino” nel sostenere un candidato unico a dindsaco di Terni. Chi butteranno a mare, Claudio Fiorelli o Josè Maria Kenny? A quale di queste due energie, entrambe di un certo spessore, si rinuncerà?

Si perché adesso Kenny, la propria disponibilità a fare il candidato l’ha data, ufficialmente, rendendola pubblica con una conferenza stampa alla sala Bloom, un posto “svizzero” non collegabile a nessuno.

Kenny lo ha detto chiaro: “In questo momento non sono il candidato di nessun partito, metto la mia candidatura a disposizione dei partiti che adesso devono prendersi la loro responsabilità . Ovviamente mi identifico con il settore del centrosinistra. Credo nei valori del centrosinistra,  ma se il centrosinistra non pensa che la mia candidatura possa essere una candidatura valida per me non succede nulla. Torno a casa , dal mio nipotino e posso continuare a vivere.  Se in ogni modo la società ternana e i partiti  vogliono fare una svolta , io ci sono”.

E già pare una grande novità il fatto che ci sia uno che si dichiara disponibile e che comunque non va alla ricerca disperata di una sedia, come certi altri. In pratica: se pensate che possa essere utile eccomi qua, sennò ciccia…

“È ovviamente un’impressa complessa e molto impegnativa ma credo sia doveroso provare a devolvere alla città di Terni almeno una parte di quanto ho ricevuto – ha scritto più tardi sui social Josè Maria Kenny – Allego a questo messaggio la lettera che ho ricevuto di alcuni sostenitori che ha determinato la mia convinzione per fare questo passo. La letterà è stata firmata da esponenti della società civile di Terni, dell’Umbria e dell’Italia (non includo i nomi per questioni di privacy). Mi è sembrato giusto condividere con tutti voi questa decisione. Vi terrò aggiornati e mi auguro di contare con la Vs. benevolenza”.

La lettera è firmata da cittadini impegnati a vari livelli sociali e professionali.

“Terni e i ternani – scrivono questi – devono ambire a diventare punto di riferimento in Italia su alcuni temi fondamentali quali l’alta formazione, lo sviluppo sostenibile, la sanità punnliva di qualità, la partecipazione attiva dsella cittadinanza, la parità di genere e l’incvlusività. Tutto che consentirebbe a Terni di dventare atrattiva peer un progetto di vita, invertendo il flusso in uscita via via crescente cui stiamo assistyendoi da qualche anno a questa parte… Serve un progetto ambizioso e condiviso con la città in cui tutte le forze attive di Terni sono protagoniste insieme all’amministrazio e comunale”.

“In questo contesto riteniamo – si chiude lo scritto – che una persona di caratura internazionale come lei, con esperienza sia nel mondo accademico che nelle ricerca a servizio delle imprese, che ha dato a Terni un gruppo di ricerca di rilievo internazionale con un importante trascorso in campo diplomatico quale esperto scientifico dell’ambasciata italiana  in Argentina, che abita e lavora a Terni da oltre 30 anni, abbia tutte le caratteristiche per lavorare al suddetto progetto di rilancio cittadino”.

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