
Virginio Caparvi, segretario regionale Lega candida Leonardo Latini; Francesco Zaffini, coordinatore dei F.lli d’Italia risponde calando la carta Orlando Masselli, uno dei suoi; Caparvi “carica” e ribadisce “No Latini e su di lui tutti uniti”. La Lega pare però che ormai abbia finito le carte: in mano a Caparvi sono rimaste quattro “scartine” usate solo come clac a favore di Lallo Nostro. Forza Italia guarda la partita: sono gli altri partiti della coalizione a dover giocare e la regola è una: chi fa più punti, ossia prende più voti, vince.
Intanto c’è chi incalza: “Voglio gioca’ pure io, caxxo! Sennò mi compro il bar e vi caccio via a tutti quanti: cogxxxni!”.
Intanto al circolo di fronte ci sono quelli di Rifondazioine ed altri reduci della sinistra radicale che riscopertisi movimentisti si sono riuniti per ufficializzare una lista che si chiama “Bella Ciao”, ed appoggiano i Cinquestelle.
Il Pd tentenna, almeno all’apparenza; i “Cittadini Liberi” provano a fare i duri, ma l’energia è quella che è; I terzopolisti continuano a contarsi ma il pallottoliere gli avanza.
Fortuna che, alla fine, dal caos più spinto di solito si arriva – in un attimo- alla quadratura del cerchio. O no?