
Fumata nera a Perugia al conclave per la scelta del candidato del centrodestra a sindaco di Terni. Le posizioni sembrano cristallizzate; Virginio Caparvi, segretario regionale della Lega insiste sulla ricandidatura di Leonardo Latini che si dice orientato a sostenere “fino alla morte”. Francesco Zaffini, responsabile dei Fratelli d’Italia in Umbria, ormai è granitico sul no. Forza Italia sembra adesso meno favorevole a sostenere Latini, anzi…
Qualcuno, allora, ha buttato là un terzo nome, quello di Paola Agabiti, assessore regionale alla cultura e alla pubblica istruzione la quale sembra che non appena qualcuno le ha detto: “Che ne dici se….”. Non l’avrebbe neanche fatto finire la frase “No!”, ha risposto.
La riunione si è tenuta a Perugia, ai massimi livelli regionali, la qual cosa ha dato il destro al social manager di Stefano Bandecchi di cavalcare la divisione campanilistico-tifosa additando come esempio della sudditanza di Terni e dei politici ternani (tutti meno uno di 114 chili) alle volontà dell’Umbria del Nord. Gli antilatinisti della Lega ternana, che sembrano diventati parecchi, stanno alla finestra. Per Latini ci sono state le scese in campo di qualche fedelissimo che però sta in giunta (si è mosso anche un certo Carissimi. Dicono che sia un consigliere regionale leghista eletto a Terni e ad una verifica è risultato vero, anche se nessuno lo ha più sentito nominare dopo quell’elezione). Sembra siano di più coloro che magari si fanno legare la mano dietro la schiena, ma non firmerebbero mai una nota a favore del sindaco uscente: “Ha fatto fuori tutti coloro che gli stavano vicini – lo accusano – Anzi, alcuni di quelli che gli erano vicini”. Un Latini davvero così cattivone?
Roma! Ora dovrà pensarci Roma.