
Di nuovo in crisi, nella giornata di giovedì, il pronto soccorso dell’ospedale di Terni, nonostante gli annunci si interventi risolutori del problema. E fioccano le prese di posizione di protesta.
“L‘Ospedale era pieno e i malati non si potevano ricoverare. Lo ha riconosciuto la stessa Direzione dell’azienda Ospedaliera. Solo due mesi, fa La Giunta regionale ha definito la programmazione dei posti letto nella Regione, con un apposito atto deliberativo. Ma erano tutti concentrati nel ritagliare gli spazi da riservare ad una futura clinica privata, a Terni. Del fabbisogno delle strutture pubbliche non si sono interessati. Hanno certificato soltanto che i posti letto disponibili nelle due aziende ospedaliere pubbliche sono in numero minore di quelli che la precedente Giunta Regionale, nel 2016, aveva previsto”, afferma Sinistra Italiana.
“La situazione del Pronto soccorso e dell’ospedale di Terni è drammatica e non da oggi. Dalla prima ondata della pandemia Covid-19 il Santa Maria è di fatto lasciato da solo, con l’Usl Umbria 2 che non supporta affatto il lavoro dell’azienda ospedaliera e la Regione emana delibere che puntualmente disattende”. Così in una nota congiunta il consigliere regionale e coordinatore del M5S Umbria, Thomas De Luca, e il consigliere comunale di Terni, Claudio Fiorelli. Sull’argomento De Luca ha depositato un’interrogazione urgente per portare all’attenzione del consiglio regionale questa situazione ed ottenere risposte dall’assessore Coletto.
“Da anni abbiamo lanciato un grido d’allarme e non ci fermeremo, nè oggi nè mai – proseguono De Luca e Fiorelli – la chiusura del Pronto soccorso di Narni, di cui chiediamo l’immediata riapertura, non ha fatto altro che peggiorare la situazione di Terni. Oltre al Pronto Soccorso vanno subito riattivati i 30 posti letto di Medicina del nosocomio narnese al fine di alleviare l’afflusso di pazienti su Terni che altrimenti non potrà uscire da questo incubo. Dopo il Covid, purtroppo, nulla è come prima. E l’Umbria del sud continua ad essere fortemente depotenziata in quanto a servizi sanitari.
“Nonostante le rassicurazioni di questi mesi da parte del nuovo direttore generale la situazione al pronto soccorso dell’azienda ospedaliera di Terni continua ad essere estremamente complicata: sovraffollamento, personale carente e in affanno, accessi impropri dati anche da un territorio che non fa filtro con liste di attesa interminabili”. Afferma Valentina Porfidi, segretaria generale della Fp Cgil di Terni, che rimarca anche come permangano le difficoltà per l’azienda ospedaliera nel “dimettere quei malati cronici che per mancanza di strutture di accoglienza in grado di fare un minimo di diagnostica e assistenza stazionano per ore e giorni al Pronto Soccorso o nei letti rimediati nei corridoi”.
“Nonostante le nostre innumerevoli denunce il problema continua a non essere affrontato in maniera risolutiva – denuncia Porfidi – apprendiamo dalla stampa che finalmente anche rappresentanti ternani della giunta regionale, sollecitati dai propri elettori, si accorgono delle criticità che come organizzazioni sindacali denunciamo da mesi”.