San Valentino, un messaggio d’amore esempio per una società migliore

La valenza sociale del messaggio di San Valentino. Un messaggio d’amore, sì, ma anche di fratellanza, di rifiuto dell’egoismo, di rispetto per l’altro. C’è anche questo nel messaggio contenuto nell’omelia del vescovo di Terni, Francesco Antonio Soddu, preonu nciata nel solenne pontificale celebrato per la ricorrenza del Santo Patrono.  nella Cattedrale di Terni presieduto dal vescovo, concelebrato dai vicari foranei ed episcopali, alla presenza del sindaco Leonardo Latini, del prefetto Giovanni Bruno, della presidente delle Regione Umbria Donatella Tesei, della presidente della Provincia di Terni Laura Pernazza, del questore Bruno Failla, delle autorità militari, regionali dell’Umbria, dei sindaci dei Comuni del comprensorio diocesano, del presidente dell’Acciai Speciali Terni cav.Giovanni Arvedi, dei rappresentanti delle associazioni e movimenti della Diocesi, dei rappresentanti del mondo del lavoro, della scuola.

L’amore, quindi. Inteso come base di partenza nel rapporto tra le persone singole, i gruppi, gli schieramenti, i territori, le istituzioni.”Ci aiuti San Valentino con il suo esempio e la sua intercessione – ha continuato il vescovo – Sia punto di riferimento per i giovani, affinché possano vedere in lui un modello fermo, granitico direi, per l’edificazione di una vita improntata a coerenza, maturità e amore sincero. Sia di sostegno per le famiglie, affinché possano edificarsi con il vicendevole dono della reciproca assistenza, pazienza e anche sopportazione, alimentate sempre dall’evangelico nutrimento dell’amore. Sia di sostegno per quanti soffrono nel corpo e nello spirito, affinché la loro vita sia sempre corroborata dall’esempio della sua esistenza donata per amore del Signore”.

“Sia vicino, attraverso la nostra solidarietà, a quanti vivono l’incertezza del domani a causa della inattività o la perdita del lavoro; sia di esempio, sostegno e forza per ogni singola persona della nostra città, della nostra Diocesi e della nostra Regione, affinché mai perdiamo il senso cristiano della vita, ma sappiamo spenderla sapientemente per l’edificazione vicendevole. La doverosa attenzione al nostro territorio non allontani mai il nostro cuore dalle afflizioni di quanti soffrono a causa della guerra, del terremoto e delle catastrofi naturali. Attingendo alle sorgenti del vero amore – ha concluso Monsignor Soddu – cioè a Dio stesso, sull’esempio di san Valentino abbiamo la possibilità reale di accedere ed accogliere il sommo dono della vita data a ciascuno, così da poterla condividere nella ricerca continua e incessante della giustizia e della pace”.

La parte musicale della celebrazione è stata curata dal Coro Diocesano diretto da don Sergio Rossini e da un gruppo strumentale del liceo musicale ‘F.Angeloni’ di Terni.

Durante il pontificale c’è stata l’offerta dei ceri da parte delle parrocchie della città e il sindaco Leonardo Latini ha acceso la lampada votiva e pronunciato l’atto di affidamento della città al Santo Patrono, segno di devozione e della disponibilità degli amministratori pubblici ad essere attenti ai bisogni della comunità e a promuovere con onestà e saggezza ciò che giova al bene comune. 

La festa del patrono della città di Terni, san Valentino è per la comunità cittadina un’occasione per riflettere sull’identità della città alla luce della testimonianza di san Valentino che ha plasmato cristianamente la città di Terni durante il suo lungo ministero episcopale, come maestro, padre dei poveri e dei giovani innamorati, di custode dell’amore.

Terminato il pontificale, la processione cittadina ha accompagnato l’urna del santo per il rientro nella basilica di San Valentino, lungo le vie della città, passando davanti al palazzo Comunale, la chiesa del Sacro Cuore a città Giardino e quella di Santa Maria del Carmelo, fino al colle dove si trova la chiesa che custodisce le reliquie e la memoria del Santo.

La processione è stata accompagnata dai gonfaloni del Comune, Regione e Provincia e da quelli delle confraternite, insieme ai rappresentanti di movimenti e associazioni diocesane, dal Sindaco Latini e dalla presidente della Provincia Pernazza e dalle altre istituzioni civili e militari istituzioni presenti alla celebrazione del pontificale, dai figuranti in ambiti storici e dai tamburini insieme alla banda musicale di Cesi. Sul sagrato c’è stato il saluto del presidente dell’Azione Cattolica diocesana Luca Diotallevi che ha evidenziato l’insegnamento della Chiesa nell’attenzione alla vita e al prossimo: «conduci il nostro cammino sulle vie della carità individuale ed anche su quelle della carità istituzionale, nell’amore di padre che libera, amore di amico che condivide tutto, amore che sorprende, sovverte e rinnova. Concedici segni di pace; orienta l’intelligenza a riconoscere la pace vera; alimenta il coraggio di lottare sempre e la forza di non odiare mai».

La benedizione del vescovo Soddu ha concluso la liturgia che ha solennemente celebrato in città il patrono di Terni San valentino. L’urna è stata quindi riposta all’interno della basilica alla venerazione dei fedeli.

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