Sì ad un atto M5S sottoscritto da tutti i gruppi

Approvata in Regione una mozione – presentata dal gruppo M5S e sottoscritta da tutti i gruppi dell’assemblea legislativa- con cui si impegna la Giunta a valutare tutte le azioni necessarie affinché sia la Regione Umbria ad assumere, anche attraverso gli enti strumentali da essa controllati, un ruolo attivo nella circolazione dei crediti fiscali derivanti da interventi di cui all’articolo 119 del decreto-legge 19 maggio 2020 n. 34, convertito con modificazioni dalla legge 17 luglio 2020, n. 77 (cd. Superbonus 110%), effettuati da imprese aventi sede legale ed operativa sul territorio regionale e in riferimento ad immobili ubicati sul medesimo territorio, con l’obiettivo di stimolare il maggior numero di iniziative.
“L’obiettivo – spiea Thomas De Luca del M5S – è evitare il fallimento di 500 imprese e di mettere a rischio 2700 posti di lavoro in Umbria. Per questo chiediamo che la Regione Umbria assuma un ruolo attivo nella circolazione dei crediti fiscali del Superbonus 110% considerando anche l’acquisto dei crediti, direttamente o attraverso i suoi enti e società strumentali, per un loro utilizzo diretto in compensazione nei limiti della capienza fiscale e contributiva propria o di ciascuno di essi”.
Il Superbonus 110% in Umbria ha contribuito per il 22% alla crescita del Pil del 2022 secondo i dati del Centro di ricerche economiche, sociologiche e di mercato per l’edilizia. “Il blocco dei crediti, invece, sta avendo un impatto sull’economia potenzialmente devastante”, aggiunge De Luca. “Regioni come Sardegna e Piemonte e la Provincia di Treviso, ad esempio, in questa direzione si sono già mosse. Si tratta di un’opportunità importante per aziende e famiglie in crisi e che si trovano nel limbo rischiando di fallire o subire gravi danni proprio a causa dei crediti fiscali incagliati”.