Terni, la Giornata della Memoria nella vecchia piazza Giudea

di GIOCONDO TALAMONTI

Anche a Terni si è celebrata la giornata della memoria. Il Sindaco Leonardo Latini lo ha fatto con le parole di Santagostino scritte sulla targa affissa in piazza Corona “Il presente del passato è la memoria”, “ricordare ci permette di riflettere sui terribili errori compiuti”.  Il vescovo monsignor Francesco Antonio Soddu ha sottolineato come “il ricordo   è fondamentale …”.

In piazza Corona (già piazza Giudea dove in passato si svolgevano attività commerciali della comunità ebraica) c’erano tutti, Il Sindaco e gli assessori comunali Elena Proietti, Cristiano Ceccotti, Giovanna Scarcia, la rappresentante della Provincia, Monia Santini, e il rappresentante del Prefetto e della questura, le delegazioni civili e militari. vigili urbani, carabinieri, polizia etc., l’Anpi, l’Anppia, l’Unla, l’Anci, il consigliere comunale Alessandro Gentiletti, il segretario della CGIL Claudio Cipolla, l’On. Franco Giustinelli e le associazioni combattentistiche e d’arma etc. Il Sindaco “in memoria” ha deposto una corona di fiori sotto la targa commemorativa in piazza Corona.

Il “Giorno della memoria” è istituito in Italia tramite la legge 211 del 20 luglio 2000.  La data del 27 gennaio è quella onore della liberazione di Auschwitz, il 27 gennaio 1945 da parte dell’Armata Rossa. Lo scopo non è celebrare, ma ribadire la necessità di studiare e capire il passato. “La verità che accompagna la storia è un elemento essenziale per costruire un vero futuro.”

Significative le parole del Presidente Sergio Mattarella “…Mai più a un mondo dominato dalla violenza, dalla sopraffazione, dal razzismo, dal culto della personalità, dalle aggressioni, dalla guerra. Mai più a uno Stato che calpesta libertà e diritti.  Mai più a una società che discrimina, divide, isola e perseguita. Mai più a una cultura o a una ideologia che inneggia alla superiorità razziale, all’intolleranza, al fanatismo”.

Le vicende vissute devono servire a condividere un’Europa sempre più rappresentativa delle sue molteplici tradizioni, saldamente integrata e pronta ad alimentare la cultura del superamento di ogni differenza politica, economica, sociale e religiosa. I fatti accaduti dovrebbero essere ricordati quotidianamente, per riaffermare i diritti umani e la convivenza civile, anche se oggi c’è la tendenza ad alzare muri anziché edificare ponti, mettendo in pericolo l’idea stessa di Europa. Primo Levi, uno dei sopravvissuti ad Auschwitz, in un saggio “I sommersi e i salvati” analizza la tragedia dei Lager nazisti, il ruolo delle vittime e degli aguzzini all’interno dei campi di concentramento, l’importanza della testimonianza dei sopravvissuti che hanno avuto la forza di raccontare e testimoniare e il rischio che la memoria della persecuzione nazista venga dispersa o, peggio ancora, travisata e negata.

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