Bloccata la procedura automatica di stralcio per debiti inferiori ai mille euro

Non si fanno sconti a nessuno. Si va avanti come rulli compressori e se c’è la possibilità, sia pur minima, di dare una mano ai cittadini si rispedisce al mittente. Quindi Il consiglio comunale di Terni ha approvato, con 19 voti favorevoli, 9 contrari e 1 astenuto, un atto con il quale è inibita la procedura automatica di stralcio dei debiti di importo inferiore ai mille euro per quanto attiene gli interessi. Interessi, non sanzioni.
La norma per i comuni prevede appunto la possibilità per gli enti locali l’annullamento della parte interessi dei debiti fino a mille euro, per quanto risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal primo gennaio 2000 al 31 dicembre 2015. La normativa consente comunque agli enti creditori la facoltà di non applicare tale disposizione, previa adozione di un apposito provvedimento da adottare entro il 31 gennaio 2023.
Come illustrato dall’assessore al bilancio Orlando Masselli, la scelta dell’ente di non applicare la misura di stralcio relativamente ai propri carichi è tesa a scongiurare un eventuale pregiudizio agli equilibri finanziari dell’Ente ed effetti negativi sul risultato di amministrazione, anche in considerazione dello stato attuale di dissesto finanziario dell’Ente e del relativo piano di estinzione delle liquidità approvato dall’organismo straordinario di liquidazione lo scorso dicembre.
Dalle risultanze contabili disponibili emerge che i carichi iscritti a ruolo nel periodo oggetto di stralcio, e quindi potenzialmente soggetti ad annullamento, registrano un residuo di 16.804.950,18 euro al netto del riscosso totale pari a 80.786.326,64 euro, della diminuzione carico da ente pari a 6.929.647,78 euro e della diminuzione totale carico e sospensione da normativa di 20.625.448,44 euro. La quota totale di 2.544.596,20 euro, che sarebbe oggetto di stralcio, andrebbe ripartita tra le direzioni competenti, con un’incidenza prevalente nella direzione Polizia municipale – Mobilità (2.447.008,41 euro), seguita dalle direzioni Attività finanziarie – ufficio Tributi (96.997,58 euro), Edilizia privata – Suap (403,91 euro), Ambiente (156 euro) e Lavori pubblici – Manutenzioni (30,30 euro). E che scherziamo!