Nicola Molè e le battaglie per Terni città universitaria

La riunione per la Costituzione dell’Associazione per Terni Città Universitaria: Nicola Molè, Ciano Ricci Feliziani e Adolfo Puxeddu

L’Associazione Culturale per Terni Città Universitaria partecipa, profondamente commossa, alla scomparsa di Nicola Molè. Nicola è stato il primo Presidente e fondatore dell’Associazione. Ne era un convinto sostenitore perché la considerava una risposta ad una esigenza che sentiva fortemente: “a Terni – amava dire – l’università va sostenuta e potenziata e ogni istituzione locale se ne deve fare carico”.

Quando gli fu proposto di fare il Presidente della nostra Associazione non accettò subito. Ma, una volta certo della fiducia di tutti, lo fece di buon grado. In quell’occasione, dichiarò: “L’impresa non è delle più facili ed ha bisogno di fantasia da una parte e conoscenza dei problemi dall’altra. A primo acchito, sento che sarà un impegno severo… aggiunse che la priorità per non restare indietro in settori della cultura, economia e sviluppo sociale era la necessità che “Terni dovesse diventare una città universitaria, facendo acquisire alla cittadinanza ternana la coscienza e la cultura della formazione scientifica per assicurare un futuro migliore alle giovani generazioni. Sì, l’Università a
Terni è garanzia di futuro, posso dire senza esagerare: meglio, è il futuro”.

Abbiamo tutti gioito alla realizzazione del progetto: era il 30 ottobre del 2003. Bastano le righe citate per delineare la figura dell’Uomo, impegnato ad allontanare la preoccupazione di una involuzione culturale capace di far regredire il livello socio-economico del territorio, quasi un testamento culturale a favore della sua comunità.

Da Presidente della Provincia ebbe modo di salutare il completamento del corso di laurea in medicina e chirurgia, un sogno che si realizzava dopo 27 anni dall’istituzione del triennio. Intanto, era già sorta Ingegneria dei materiali. Sempre da Presidente fu presente, su invito del Prof. Kenny, alla consegna delle prime lauree agli ingegneri: tutti 110 e lode. La strada era aperta, grazie a Nicola e ad altri amministratori comunali; in poco tempo si aggiunsero altri corsi di laurea.

Aveva un rapporto particolare con i giovani, sapeva parlare loro, abile a cogliere sempre la loro attenzione. Più volte, da Dirigente Scolastico, ho avuto il piacere di averlo a scuola per intrattenere gli studenti su temi di enorme valenza per la loro formazione civica e culturale: la Costituzione e il 25 aprile, la Festa della Liberazione, il 1 maggio, il 2 giugno … Questi temi da lui trattati con encomiabile coinvolgimento dei giovani studenti hanno avuto il potere di formare le coscienze civiche ed indicare ai ragazzi quale è la strada giusta da percorrere per diventare e sentirsi cittadini del mondo. Il ricordo commosso della sua figura esemplare attraversa il sentimento dell’intera cittadinanza, utile a farci sentire uniti, convinti dell’insegnamento e della necessità di condurre tutti insieme il percorso per la crescita e sviluppo di Terni. Grazie, Nicola.

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