Trasporti, la Regione smentisce Cgil e Cisal: allo sciopero solo il 27% di adesioni

Enrico Melasecche, assessore regionale ai trasporti

Le adesioni al quarto sciopero del trasporto pubblico locale indetto il 9 gennaio da Filt Cgil e Faisa Cisal sono state del 27%, come emerge dai dati ufficiali, e non dell’80% come sostenuto dai sindacati promotori. È quanto tiene a sottolineare l’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti, Enrico Melasecche.   

   “Tenuto conto del progetto estremamente complesso inerente la riforma articolata del TPL di cui si sta facendo carico la Giunta Tesei fin dall’insediamento di fine 2019 – dice l’assessore – , ribadita l’importanza capitale di un servizio essenziale quale quello dei trasporti con il settore strettamente connesso delle infrastrutture, la Regione, onde evitare il diffondersi di una narrazione non corretta, è costretta ad una puntuale comunicazione in merito al processo di accompagnamento verso il raggiungimento di obiettivi di superamento di una situazione di forte squilibrio economico finanziario – rileva -, peraltro con ampi margini di miglioramento in termini di sprechi e maggiore efficienza, con vicende societarie confuse che hanno portato alla chiusura della FCU, alla privatizzazione del settore gomma con l’attuale gestione dei tre bacini affidati alle tre società consortili (Ishtar Scarl, Tpl Mobilità Scarl, Atc & Partners Mobilità Scarl), con la dismissione della gestione tecnica della struttura della FCU ad RFI”.

   “Stiamo gradualmente superando l’isolamento storico che ha fin qui limitato non poco lo sviluppo dell’Umbria sotto ogni aspetto – prosegue l’assessore –  e, nonostante le enormi difficoltà insorte con il Covid a livello sanitario ed agli eventi successivi quali la guerra in Ucraina, l’aumento abnorme dei prezzi ed ora dei tassi di interesse, riusciamo comunque a conseguire risultati positivi, in alcuni casi di assoluto livello”.

    “Tutto questo considerato, non ci è possibile consentire – afferma Melasecche – il diffondersi di notizie fuorvianti, animate da interessi di parte che tendono alla conservazione del sistema complessivo che ha portato alle ben note vicende che hanno sconvolto negli ultimi quindici anni qui da noi il sistema dei trasporti. Pertanto, a fronte dell’ennesimo comunicato stampa, con affermazioni non corrette, della FILT CGIL e FAISA CISAL, in merito all’esito dello sciopero ed alle valutazioni inserite in tale testo, si è costretti ad alcune precisazioni”.

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