
Lo sciopero di 24 ore del servizio di trasporto pubblico locale indetto dai sindacati Filt Cgil e Faisa Cisal è “uno sciopero politico contro il rientro degli studenti a scuola e contro gli interessi degli umbri, per mantenere privilegi sindacali ed impedire legalità e merito”. È quanto afferma in una nota l’Assessorato regionale alle Infrastrutture e Trasporti, in cui si evidenzia “bugie e molta ignoranza. Il Pd difende la conservazione e i disastri del proprio passato”.
“Alla vigilia di Natale – si ricorda nella nota – vengono diffusi due tipi di comunicati. Quello a firma Fit Cisl, Uil Trasporti, Ugl Tpl e Orsa che apprezzano i chiarimenti e l’impegno della Regione in merito alla gara in corso di predisposizione per riorganizzare e modernizzare il Trasporto Pubblico Locale dell’Umbria, trasformandolo dalla macchina che ha fin qui prodotto debiti enormi e vicende societarie da romanzo giallo, con processi penali in corso, in un servizio efficiente e moderno, tecnologicamente avanzato. La Filt Cgil e La Faisa Cisal – prosegue la nota – fanno comunicati opposti ed una serie infinita di conferenze stampa in cui dichiarano ogni volta cose diverse rispetto a quanto avevano dichiarato nelle precedenti. Nella penultima conferenza veniva attaccata Umbria Mobilità proprio ora che la Regione la sta risanando e riportando alla trasparenza della gestione, mentre tacevano quando il PD l’aveva ridotta ad un colabrodo, mettendola in mano alle banche che stavano per chiederne il fallimento”.