Indagine dell’Anci: soltanto 56 su 92 hanno risposto al questionario

Sono solo tre i Comuni umbri con un ufficio dedicato alla progettazione europea, il 5%. Si tratta di Gubbio, Foligno e Perugia. Per quanto se ne sa, almeno. Si’ perché dei 92 Comuni umbri cui l’Anci ha chiesto la collaborazione per un’indagine conoscitiva su potenzialità ed esigenze in tema di accesso ai finanziamenti europei, solo 59 hanno risposto. Gli altri 33 non hanno nemmeno compilato il questionario loro inviato.
La delineazione di un sistema di governance che supporti i processi di programmazione, accesso ai Fondi europei, gestione e valutazione dei progetti da parte delle amministrazioni comunali, il più possibile basato su di un approccio integrato regionale, è stata quindi elaborata sul 64% per ento dei Comuni.
Tra i 59 che hanno risposto, a parte i tre i quali dispongono di un ufficio dedicato, solo 8 dispongono di personale qualificato per la progettazione e la gestione dei fondi europei diretti (14%). Sono Campello sul Clitunno, Città della Pieve, Guardea, Corciano, Nocera Umbra, Norcia, Orvieto e Terni.
I risultati dell’indagine e le fasi successive del progetto “Comuni in Europa” (che prevede una serie di percorsi e strumenti innovativi, volti a rafforzare la strategia di governance e la capacità delle strutture amministrative coinvolte di intercettare e capitalizzare i fondi europei messi a disposizione dalla nuova programmazione 2021/2027) sono state presentate presso la sala Brugnoli di palazzo Cesaroni a Perugia all’interno di un’iniziativa – denominata “Strategie di governance dei fondi europei: opportunità per i Comuni umbri” – coordinata dal segretario generale di Anci Umbria Silvio Ranieri. Hanno portato i loro saluti istituzionali Marco Squarta, presidente del Consiglio regionale dell’Umbria; Francesca Mele, presidente del Consiglio delle Autonomie locali dell’Umbria e sindaco di Marsciano; Michele Toniaccini, presidente di Anci Umbria e sindaco di Deruta, che si è collegato da remoto.