Umbria “regina” del Commercio, economia in ripresa

Studio della Camera di Commercio

L’economia umbra ha ripreso la marcia: più fatturato e più addetti, ma su valore aggiunto e redditività aziendale l’andamento è inferiore a quello delle altre tre regioni di confronto (Marche, Toscana e Abruzzo). E’ quanto afferma la Camera di Commercio dell’Umbria che ha illustrato i dati che autorizzano tale ottimismo in un incontro sul tema “L’economia umbra e i bilanci delle imprese”, organizzato dalla Camera di Commercio dell’Umbria in collaborazione con la filiale di Perugia della Banca d’Italia

I dati relativi al Pil in Italia alla fine del 2021 dicono che solo 26 province su 107, tra cui le due province umbre, avevano superato i livelli pre-Covid, mostrando quindi un tasso di concentrazione della ripresa piuttosto elevato. . analisi realizzata dalla Camera di Commercio dell’Umbria sui bilanci aggregati 2019-2021 delle imprese regionali che operano in forma di società di capitali (S.p.A., S.r.l. e società cooperative), confrontati con quelli di Marche, Abruzzo e Toscana. Bilanci dai quali ad esempio emerge che il valore della produzione per impresa in Umbria non solo ha avuto nel triennio un andamento migliore (+16,1%) rispetto alle tre regioni di confronto, ma presenta in cifra assoluta un valore di gran lunga più elevato delle altre tre regioni. E il valore aggiunto per impresa, benché nel triennio sia cresciuto meno di quello delle tre regioni di confronto, ha messo comunque a segno +6,9%, superando di oltre il 16% il valore pre-Covid e risultando in valore assoluto il più alto tra le quattro realtà regionali considerate. Come anche l’occupazione delle imprese umbre è andata meglio delle altre regioni. Il fatto è che, quando invece si vanno a vedere andamento del valore aggiunto e redditività per impresa (Roe), l’Umbria in genere sta sotto l’andamento medio. Insomma, bene su andamento del fatturato e su numero di addetti, ma tanto sforzo produce molto meno in termini di valore aggiunto e margini di redditività per azienda. Il che vuol dire meno spazio per gli investimenti futuri finanziati con le risorse proprie dell’azienda e posti di lavoro non ben remunerati.

Il comparto manifatturiero umbro mostra, in termini di valore della produzione per impresa, una buona crescita nel triennio 2019-2021 (+13,3%) ed è da notare che il valore assoluto della produzione per impresa è decisamente il più elevato tra le regioni di confronto, con la Toscana al secondo posto. Il valore aggiunto per impresa del comparto manifatturiero chiude il 2021 sopra i livelli del 2019, ma le altre tre regioni fanno tutte meglio. Va tenuto presente che comunque, tra il 2020 e il 2021, l’Umbria ha performato meglio delle tre regioni di confronto, mostrando un forte colpo di reni post-Covid. Il problema è che, però, la caduta del valore per aggiunto per impresa in Umbria era stata più pesante rispetto altre tre regioni. Bene la crescita degli addetti, che è la più elevata tra le 4 regioni.

Umbria regina del Commercio: non solo il valore della produzione per impresa è il più elevato, ma anche la crescita 2019-2021 (+20,9%) è la più alta rispetto a quella di Marche, Toscana e Abruzzo. È chiaro che qui c’è anche lo zampino del turismo, andato assai bene sia nel 2019 che nel 2021, facendo anche assai meglio rispetto nel 2019.

Bene l’Umbria anche nel valore aggiunto per impresa, che è il valore più elevato tra le 4 regioni e che è cresciuto tra il 2019 e il 2021 del 15,1% (anche se meno rispetto al valore della produzione). Quanto all’andamento del numero degli addetti, l’Umbria nel comparto manifatturiero è di gran lunga la prima per incremento.

“In definitiva, possiamo dire che il comparto ha messo a segno in Umbria ottimi risultati -segnala la Camera di Commercio – Si tratta di un settore di grande importanza per la regione: basti pensare che, per quanto riguarda le società di capitali e le cooperative il valore complessivo della produzione del commercio in Umbria è uguale (e nel 2021 addirittura superiore) a quello delle Marche, nonostante quest’ultima in termini di abitanti sia del 42% più grande rispetto all’Umbria.

Il Settore Costruzioni Pur crescendo del 20,6% tra il 2019 e il 2021, e pur restando primo in valore assoluto rispetto a quelli delle altre tre regioni, il valore della produzione per impresa del comparto umbro delle costruzioni ha avuto una dinamica 2019-2021 decisamente inferiore rispetto alle altre tre regioni. Idem per il valore aggiunto per impresa, che resta comunque il più alto in valore assoluto rispetto a quelli di Marche, Toscana e Abruzzo. L’Umbria è però prima nella crescita 2019-201 per investimenti per impresa nelle costruzioni, con un valore assoluto secondo solo a quello della Toscana. Il comparto umbro delle costruzioni è cresciuto nel triennio 2019-2021 in maniera importante, ma non al parti dei tre competitor.

L’indagine della Camera di Commercio ha preso in considerazione anche i bilanci delle imprese dei tre settori del Manifatturiero più importanti in termini di addetti: Risultato è che per le Fabbricazioni di prodotti in metallo – L’andamento del valore della produzione per impresa è cresciuto in Umbria nel triennio 2019-2021 dell’8,1%, meno delle tre regioni di confronto, ma la regione continua a presentare in valore assoluto un valore della produzione per impresa nettamente più elevato rispetto ai competitor. Stessa situazione per il valore aggiunto per impresa, con le distanze rispetto alle tre regioni di confronto più strette. La crescita del Roe umbro del settore prodotti in metallo è la più marcata, frutto anche di un andamento modesto dell’occupazione (l’Umbria è ultima tra le quattro regioni).

L’Umbria accusa un ritardo importante rispetto alle regioni di confronto, con il valore della produzione per impresa che marca un andamento decisamente peggiore. Nel 2021 il valore della produzione per impresa in Umbria è inferiore del 13,4% rispetto al 2019, mentre le altre tre regioni sono leggermente sotto il pieno recupero. Redditività aziendale in forte calo, mentre il numero degli addetti cresce, anche se nel 2021 resta ben sotto i livelli 2019. Nel settore Industrie alimentari l’Umbria brilla, con un andamento del valore della produzione per impresa (+12,1%) superiore a Marche, Toscana e Abruzzo nel triennio 2019-2021 e con un valore assoluto della produzione per impresa che è oltre il doppio a quello dei competitor. Meno brillante, tuttavia, l’andamento del valore aggiunto, mentre la redditività aziendale è in forte flessione mentre sale il numero degli addetti, anche se non di molto.

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