
E’ stato necessario che i dipendenti si dessero da fare per riportare d’attualità la vertenza Treofan, l’azienda del polo chimico ternano in liquidazione da un paio di anni.
Il Comune di Terni si è attivato, e giovedì 1 dicembre laSeconda e terza commissione del consiglio si riuniranno in seduta congiunta a Palazzo Spada. E’ un’audizione richiesta, appunto, dai lavoratori che nei giorni scorsi avevano chiesto in consiglio comunale una maggiore attenzione sulla loro situazione, anche in vista della scadenza della cassa integrazione.
I presidenti Rita Pepegna e Federico Brizi hanno convocato l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Michele Fioroni; il coordinatore MiSE della Struttura per le crisi di Impresa Luca Annibaletti; il responsabile MiSE divisione III- crisi di Impresa e riqualificazione del Territorio Chiara Cherubini; il l liquidatore dell’azienda Filippo Varazi. Saranno presenti inoltre il sindaco Leonardo Latini, il diirettore generale di Confindustria Umbria Simone Cascioli e i rappresentanti regionali e provinciali dellle organizzazioni sindacali. “Abbiamo lavorato affinchè ci fosse la presenza – dichiara la presidente Rita Pepegna – di un vero e proprio tavolo di lavoro. I dirigenti del ministero saranno in collegamento, il liquidatore ha assicurato la loro presenza, così come Confindustria. La richiesta dei lavoratori è stata proprio quella di coinvolgere, in un contessto istituzionale, tutti i protagonisti di questa vicenda, per molti aspetti amara ma che può avere delle prospettive”.
Da registrare anche una interrogazione presentata in parlamento dall’on. Elisabetta Piccolotti (Verdi-sinistra Italiana) la quale chiede al ministro dello sviluppo economico, il quadro aggiornato della situazione e di come il governo si sta muovendo per garantire la riapertura delle attività dell’azienda. Nell’interrogazione l’on. Piccolotti ricostruisce le vicende Treofan; “azienda del settore chimico specializzata in produzione di film per imballaggi alimentari, è in liquidazione da novembre 2020, dopo un anno di CIGS per cessazione di attività, scaduta a febbraio 2022, la stessa è stata rinnovata per un altro anno in quanto impresa operante in un’area di crisi industriale complessa”. La parlamentare umbra ricorda che “durante il periodo di Cassa integrazione straordinaria, sotto la regia del Ministero, dove è
aperto un tavolo di crisi, si sarebbero dovute ricercare le soluzioni più idonee per consentire la
reindustrializzazione del sito”, ma “a tutt’oggi, sui programmi di reindustrializzazione non ci sarebbero certezze
se non una proposta della società HGM, colosso del settore delle telecomunicazioni, accettata dalla
proprietà Jindal tramite il liquidatore, che vorrebbe acquisire gli immobili e reintegrare tutti i
lavoratori Treofan”,
“La HGM sembrerebbe orientata a: una piattaforma logistica, una linea dedicata al riciclo di
apparecchiature obsolete, predisposizione di un team specializzato per la progettazionerealizzazione e manutenzione di reti a banda larga – si legge nell’interrogazione – questa offerta della HGM prospetta l’acquisizione di tutti gli stabili alla cifra simbolica di 1 (uno) euro, ed inoltre la Treofan dovrebbe provvedere alla sistemazione di tutti gli immobili e bonifica dei erreni secondo la normativa vigente; nel frattempo, anche in sede ministeriale, sembrerebbero sopraggiunte altri interessamenti, anche in continuità con la storia del polo chimico e della Treofan stessa;
al momento tuttavia non si hanno ancora certezze in merito ai piani industriali proposti e la cassa
integrazione straordinaria si interromperà a febbraio 2023″