Terni, caro-bollette: il consiglio comunale rinvia e la Lega si spacca

Terni, consiglieri comunali di minoranza

E pensare che c’è ancora gente che per passare un paio d’ore va al cinema. Ma quale film può essere più ricco di tragicomici colpi di scena rispetto a un’assemblea del consiglio comunale di Terni? Gira che ti rigira, specie dopo il 25 settembre, sono di più le riunioni che rimangono a mezz’aria che quelle che si concludono. Per esempio l’ultima seduta: è stata sospesa su proposta delle opposizioni che – trattandosi, appunto, di una proposta loro – l’hanno votata trovando un appoggio in alcuini consiglieri della Lega.

Il casus belli è stato costituito da una diatriba sulle bollette, il caro energia. I gruppi di minoranza – Movimento Cinque Stelle, Senso Civico, Pd e ed Emanuele Fiorini del gruppo misto – lo dicono in una nota congiunta: “Abbiamo compreso che la crisi energetica del secolo e il problema del caro bollette che stanno colpendo famiglie ed imprese non appartengono all’agenda politica dell’assessore Masselli (assessore al bilancio, ndr) che ha disertato il consiglio comunale dove avremmo trattato all’ordine del giorno proprio un punto su tale emergenza”,

Pretesti, rispondono facendo spallucce i gruppi di maggioranza dei Fratelli d’Italia, Forza Italia, Terni Civica. E la Lega? Zitti. Loro sembra abbiano altre questioni tra le mani. Qui stanno andando per aria i sogni di gloria di qualcuno. Al confronto i problemi dei cittadini sembrano diventare quisquilie. Glielo fanno apposta, – a quanto dicono i consiglieri di maggioranza (a parte i leghisti) – quei furbastri delle opposizioni e così facendo, però, non si accorgono che si danno la zappa sui piedi perché “dimostrano ancora una volta di sottovalutare le esigenze dei cittadini in nome di un ostruzionismo che non fa bene alla nostra città”.  Oktretutto la riunione era molto importante perché  “doveva trattare un tema di strettissima attualità e particolarmente a cuore alle associazioni e società sportive: il caro bollette che sta colpendo i gestori degli impianti sportivi comunali e – aggiungono così ci prendono tutti – conseguentemente le famiglie”.

Viene ingenuamente da chiedersi: ma se la faccenda è così rilevante perché l’assessore al bilancio non era presente? Ma perché doveva fare altgre cose, spiegano FdI, Fi, e – sembrerà strano – pure Terni Civica: “L’assessore aveva comunicato alla presidenza che nella giornata odierna era impegnato in una riunione fuori città per le attività legate all’Ente. Peraltro l’assessore aveva già partecipato ai lavori della seconda commissione consigliare dando massima disponibilità a trovare percorsi, utilizzando i rapporti istituzionali con le municipalizzate del comune di Terni, fornitrici anche di energia.  In queste sedute c’è stata anche interlocuzione e confronto con le associazioni sportive e con tutte le forze politiche, tant’è che si è redatto un atto di indirizzo votato in commissione all’unanimità e poi stranamente ripudiato nella seduta di consiglio comunale”.

Comunque, aggiungono, c’era il sindaco a rappresentare tutta la giunta. perché alcuni della Lega hanno anch’essi votato la sospensione schierandosi con la minoranza?  E’ inspiegabile – per Forza Italia, Fratelli d’Italia e Terni Civica – “forse per mancanza di giusta attenzione… Si è trattato di un voto palesemente contrario a quanto stabilito insieme in commissione e contrario alle esigenze delle associazioni e delle società sportive”.

Tutta colpa della distrazione, insomma.  Guai andare a leggerci chissà che cosa. I maldipancia nel gruppo Lega, la constatazione che c’è chi sta alla finestra pronto a zompar sopra a tutti alla prima occasione seria? I panni larghi che stanno stringendosi? Ma quando mai! 



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