“Stanza tutta per sé” per le donne vittime di violenze inaugurata ad Assisi

Si chiama “Una stanza tutta per sé” il progetto che dal 2015 Soroptimist International d’Italia ha
attivato in sinergia con reparti dei Tribunali, Polizia, Carabinieri dell’intero Paese per favorire la
denuncia alle forze dell’Ordine, e per tutelare donne e minori vittime di violenza e abusi. Un
fenomeno drammatico, in preoccupante ascesa, che colpisce in modo trasversale ogni regione
d’Italia e ogni classe sociale.
All’iniziativa nazionale ha dal primo momento aderito anche il Club Soroptimist Valle Umbra
impegnato sabato 19 novembre alle 10.30 nell’inaugurazione della terza “stanza” finora realizzata,
accolta questa volta nella Compagnia Carabinieri di Assisi con sede a Santa Maria degli Angeli.

Un’idea concretizzatasi grazie all’adesione e alla condivisione dell’Arma locale e al sostegno della Fondazione Perugia . Come per le prime due “stanze”, realizzate nelle sedi dei Carabinieri di Foligno e del Tribunale di
Spoleto, il progetto punta a mettere a disposizione delle donne che denunciano violenze fisiche e
psicologiche alle Forze dell’Ordine, un ambiente accogliente, dedicato esclusivamente a loro, al
dramma personale di ognuna. Uno spazio che tiene anche conto dell’eventuale presenza di minori e
che esprima la vicinanza di una collettività pronta a fare rete per un aiuto concreto e fattivo alle
vittime dei reati di genere.
“L’obiettivo – dichiara la presidente del Club Soroptimist Valle Umbra Graziella Pascucci – è
creare un ambiente per l’ascolto accogliente e familiare, che tranquillizzi, conforti e trasmetta un
messaggio di fiducia. Non uno spazio totalmente neutro come normalmente accade negli uffici delle
Forze dell’Ordine, ma allestito e arredato in modo tale da far sì che donne provate si sentano
accolte, ascoltate e protette come in una casa nel momento in cui decidono di denunciare la loro
drammatica situazione. Per questo siamo riconoscenti a tutti coloro che hanno fin qui accolto le
nostre proposte, affiancandoci in questo difficile percorso verso una crescita culturale che sola può
contribuire alla nascita di una vera società dei diritti e solidale.”

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