
Il Comune di Narni ha aggiudicato i lavori di recupero funzionale, restauro e allestimento dell’antico teatro che si trova all’interno di Palazzo del Podestà, sede del Comune. Il sindaco Lorenzo Lucarelli e l’assessore Marco Mercuri esprimono soddisfazione per il ritorno alla disponibilità della comunità di quella che è considerata una rarità nel suo genere. Quello di Palazzo del Podestà è infatti un teatro molto particolare che dopo secoli di attività aveva lasciato il testimone a metà dell’Ottocento al più ampio teatro comunale oggi dedicato alla figura dell’ex sindaco e intellettuale Giuseppe Manini.
“Il teatro di Palazzo – affermano Lucarelli e Mercuri – costituisce un unicum nel suo genere, sia a livello nazionale che europeo. E’ il risultato – aggiungono – di una serie di rifacimenti che, dalla seconda metà del ‘500 al 1740, lo hanno condotto ad assumere la forma e la tipologia di teatro a palchetti”. Si tratta dunque, riferiscono sempre sindaco e assessore, di una sovrapposizione di “ruderi”, in parte rinvenuti, in parte da individuare. Il rudere antico risale all’ultimo triennio del ‘500, mentre il teatro a palchetti di metà ‘600 può essere più correttamente definito un “monumento nascosto” dentro il monumento visibile.
La struttura odierna è il risultato degli interventi realizzati nella prima metà dell’800 prima della dismissione e dell’abbandono, interventi che sono testimoniati dalle fonti storiche: documenti d’archivio, decorazione superstite e tracce evidenti nelle murature. Il progetto di restauro, fanno notare gli amministratori, si propone il ripristino funzionale del teatro a palchetti barocco, le cui strutture lignee, pur se perdute in gran parte, sono ancora individuabili insieme ad ampi tratti del pavimento originale. “Il nuovo teatro – concludono Lucarelli e Mercuri – sarà dotato dei mezzi moderni per far rivivere le meraviglie tipiche delle scenografie barocche e costituirà un contenitore aggiuntivo per offrire alla città e all’intero territorio ulteriori eventi culturali che andranno ad arricchire il già ricco patrimonio disponibile”.