Lega a M5S: “Cani da guardia del Pd”; M5S alla Lega: “Passacarte dei perugini”

A Terni la polemica sul progetto Stadio-Clinica scade diventando monotona campagna elettorale

Alla fine si arriva alla “cagnara”, nel caso specifico alla polemica accesa tra Lega e Movimento Cinque Stelle di Terni. Casus belli la vicenda stadio-clinica, con la Regione Umbria che ha posto un alt ad un progetto non solo avallato, ma sostenuto a spada tratta dall’amministrazione comunale di Terni. Ne è seguita la scaramuccia prevedibile. Non tra favorevoli e contrari perché a Terni si può prendersela con la propria mamma, ma guai a voltare le spalle alla Ternana, che costituisce un serbatoio di voti sui cui tutti sperano ma di cui non tutti godono. Scaramuccia che ha visto al centro i metodi amministrativi seguiti.

Ora, forse perché a corto di argomenti, si passa allo scontro di tipo elettorale, perché – si sa – la campagna elettorale per le amministrative è appena agli inizi. E così la Lega di Terni parte lancia in resta e se la prende dritto dritto con l’M5S e di rinterzo con il Pd: “Il Movimento 5 Stelle parla di riequilibrio territoriale, ma poi a Terni va a braccetto con quel Partito Democratico principale responsabile dello squilibrio tra le due province umbre”. Un Pd che è “peruginocentrico”, dicono quella della Lega di Terni che – come noto – quando hanno qualcosa da discutere coi loro colleghi di Perugia, diventano distributori di bacchettate sulle dita tanto che quegli altri nemmeno parlano temendo di tradirsi per via del “dindolo”.

E così ecco i leghisti ternani stanare i “grillini”: “Dicano da che parte vogliono stare, se con i ternani o con il Partito Democratico, vista la distanza che separa i cittadini da quella sinistra nota sia per aver causato il dissesto economico… “ecc. ecc. Un refrain che si ripete da quattro anni, ma che si arricchisce di particolari, stavolkta: “L’imminente tornata amministrativa sembra aver confuso il consigliere De Luca (eletto in consiglio regionale grazie anche ai voti presi dal suo partito nella provincia di Perugia) che come al solito fa sfoggio della sua inadeguatezza al ruolo che ricopre e straparla nel chiedere l’indipendenza di Terni dalla Regione (e dall’Italia?”.

Ed ancora: “Qualcuno dovrebbe spiegargli che è ridicolo parlare di riequilibrio territoriale e poi fare il cane da guardia del Partito Democratico che sulla questione sanitaria, tra l’altro, farebbe meglio a stare zitto invece che lasciarsi andare a sproloqui degni di avvoltoi dalla memoria corta. Lo squilibrio territoriale in fatto di sanità e non solo quella, è stato causato proprio dalla sinistra che per 50 anni ha governato la Regione Umbria e la città di Terni, prevedendo convenzioni private con realtà esclusivamente di Perugia ed emarginando la nostra città dai principali processi di sviluppo e di crescita regionali”.

Chiamati a chiarire i Cinquestelle rispondono per le rime: “Dopo aver dato per anni la colpa “a quelli di prima”, alla Lega non resta ormai che prendersela con le cavallette. Ma dopo l’esito negativo della Conferenza dei servizi sul progetto Stadio-clinica della Ternana, piuttosto che attaccare il Movimento 5 Stelle, il partito che guida la maggioranza in Comune dovrebbe impegnarsi a garantire sui tavoli della Regione la dignità del territorio ternano”. Eccola là… Ma se te la cerchi…

“Non dimentichiamo – continua la replica del Gruppo consiliare M5S – che per il progetto di riqualificazione dello stadio Liberati, il sindaco Latini aveva ricevuto il pieno sostegno di tutto il consiglio comunale e quindi anche del M5S. Evidentemente il sindaco non era il giocatore adatto per questa partita, come del resto tutte quelle in cui sarebbe necessario battere i pugni sul tavolo per far rispettare i diritti dei ternani. Chi ha piena responsabilità in questa debacle adesso non può usare le residue energie per la solita macchina del fango e del rancore, mentre i politici della Lega continuano a fare da passacarte alle decisioni nefaste del capoluogo perugino e del partito di Giorgia Meloni. In fondo, sono sempre quelli che sfiduciarono il sindaco di Spoleto perchè non si piegava alla volontà della giunta Tesei. Sebbene gli errori del passato siano ancora evidenti sotto gli occhi di tutti, per la Lega sono ormai diventati la scusa buona per continuare a sbagliare e soprattutto per non affrontare il tema del riequilibrio territoriale, a partire da quello della provincia di Terni e Spoleto. Ormai le destre governano l’Umbria da anni sia nei capoluoghi di provincia che in Regione”. “Servono umiltà e impegno – concludsew l’M5S – per dare risposte ad una comunità stanca di essere presa in considerazione solo quando c’è da bruciare rifiuti o portare i fanghi di fogna di tutta la regione. Altrimenti la via da seguire per Terni è segnata e porta altrove”.

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