L’Unistranieri nel progetto internazionale di studio sul “Camino de Santiago”

L’Università per Stranieri di Perugia è stata scelta per entrare a fare parte del Progetto CompostEVA, presentato nella Universidade do Minho – sede di Braga (Portogallo) – e finalizzato alla valorizzazione del patrimonio del Camino de Santiago in ambienti di apprendimento virtuale.

CompostEVA, acronimo di Compostela en Entornos Virtuales de Aprendizaje, è un partenariato del programma Erasmus+ che coinvolge università e centri per la formazione degli adulti di: Spagna (Il Centro Autonómico de Formación e Innovación della Comunità Autonoma della Galizia, con sede a Santiago de Compostela (CAFI) e il Centro de Educación de Adultos “Plus Ultra” di Logroño), Francia (Agence des Chemins de Compostelle di Toulouse), Portogallo (Universidade do Minho) e Italia (Università per Stranieri di Perugia).

L’Università per Stranieri di Perugia è stata individuata come membro per l’Italia sia perché il capoluogo umbro ha nel centro storico e nel territorio circostante un ricchissimo patrimonio di memorie culturali specificatamente legate al culto di Santiago, sia per i legami scientifici con il culto jacopeo che Perugia ha nelle persone di Dianella Gambini, docente della Stranieri specializzata nello studio del Camino de Santiago in Italia e dell’ispanista Paolo Caucci von Saucken, fondatori nel 1982 del Centro Italiano di Studi Compostellani presso l’Università degli Studi di Perugia.

Il progetto CompostEVA è nato per diffondere in forma multimediale e accessibile la conoscenza dello straordinario patrimonio architettonico, religioso, storico e paesaggistico legato al Camino de Santiago. Ciò perché sin dal Medioevo in questo spazio europeo si rispecchiano la storia delle interazioni umane così come degli scambi, continui e reciproci, di beni, idee, conoscenze e valori tra i popoli del nostro continente; nella geografia dell’itineranza peregrinatoria – di cui Santiago è sempre stata un nodo fondamentale – attraverso vie e sentieri che oltrepassano le distanze, le frontiere e gli ostacoli della lingua, si è generata una contaminazione multipla e reciproca delle culture, che si manifesta sia sul piano materiale che immateriale.

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