Asm e Biorepack spiegano ai cittadini la differenziata dei rifiuti organici

A Terni, nell’ambito degli E-Days, il 15 e 16 ottobre prossimi a Piazza Europa il progetto “Le bioplastiche rifioriscono”: l’Asm, in collaborazione con il consorzio Biorepak, spiegherà ai cittadini il legame che esiste tra la corretta raccolta differenziata dei rifiuti organici e delle bioplastiche compostabili e la possibilità di produrre compost di qualità da usare come fertilizzante naturale nei terreni agricoli.
Obiettivo: ridurre la percentuale di materiali estranei che “sporcano” l’umido e fanno aumentare i costi di riciclo. Con la crescita quantitativa della raccolta dell’umido, nel quale vanno conferite dal 1° gennaio scorso anche le bioplastiche compostabili, si è notato un aumento delle cosiddette “frazioni estranee”: quei materiali cioè che non devono essere conferiti nell’organico e che rendono difficile il suo trattamento all’interno degli impianti di compostaggio e biodigestione. Per ridurre tali percentuali è necessario soprattutto aiutare i cittadini a imparare le poche semplici regole per avere una perfetta raccolta dell’organico.

Per questo motivo, Asm, società di gestione dei rifiuti di Terni, insieme a Biorepack, il consorzio nazionale per il riciclo organico degli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile, hanno ideato il progetto “Le bioplastiche rifioriscono”. L’appuntamento è per il 15 e 16 ottobre prossimi in Piazza della Repubblica tra le 10 e le 19.

Durante i due giorni dell’evento, sarà allestito uno stand in piazza nel quale verranno distribuiti,
oltre a materiale informativo sul riciclo dei rifiuti organici e delle bioplastiche, anche sacchetti
compostabili per la raccolta dell’umido e confezioni gratuite di compost.
“Questo appuntamento – afferma Mirko Menecali, presidente di Asm – sarà anche l’occasione per ricordare che Asm distribuisce a tutte le utenze domestiche dei Comuni serviti dalla provincia di Terni una fornitura di sacchetti biodegradabili e compostabili in numero pari ai passaggi effettuati nella raccolta porta a porta. L’unico onere del cittadino è quello di recarsi al punto di distribuzione di tali sacchetti una volta ogni 4 mesi. Ma in alternativa si possono usare gli shopper e i sacchetti dell’ortofrutta distribuiti nei supermercati. Fare attenzione a gettare nell’umido solo sacchetti e imballaggi compostabili permette di aiutare a gestire correttamente questa importante porzione di rifiuto e di trasformarlo in un prodotto estremamente utile per i nostri agricoltori. Per far funzionare bene la bioeconomia circolare serve lo sforzo di tutti”.

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