Per la Giunta Latini incasso doppio: Acea in Asm e guerra nelle opposizioni

Orlando Masselli, assessore alle partecipate

Secondo l’assessore comunale Orlando Masselli quella in cui il consiglio ha approvato l’accordo tra Comune di Terni e Acea Spa è  stata una “Giornata storica, per una azienda nata nel 1961. Oggi si apre un nuovo capitolo, per una società che era destinata a morire, con una gravissima perdita per tutto il territorio di Terni”. Ufficialmente si scrive che si è proceduto alla individuazione di un partner industriale nella gestione dell’Asm da parte del Comune che era (fino a quella giornata storica) socio unico dell’azienda. Nei fatti e più prosaicamente si tratta della cessione di una parte di Asm ad un socio privato, Acea Spa, appunto.

In consiglio comunale i voti a favore sono stati 19: centrodestra e il voto del consgliere Orsini (gruppo Misto, ma sarà – questione di ore – capogruppo di “Azione”). Quattro i voti contrari (M5S, Azione e Fiorini del gruppo misto), 2 gli astenuti, ossia i consiglieri del Pd.

L’accordo Comune-Acea preevede, oper quanto riguarda la parte economica che – spiega il Comune – da parte di Acea e altre società dello stesso gruppo, la sottoscrizione di un aumento di capitale di Asm che porterà il nuovo partner industriale a detenere una partecipazione compresa tra il 40% e il 49%, a fronte del conferimento di asset delle società Ferrocart srl (per un 60%), Umbriadue scarl (per un 99,4%) e Newco Orvieto (fino a un massimo del 20%), oltre a un apporto in liquidità fino a un massimo di 2,5 milioni di euro”. Il beneficio economico-finanziarioper Asmo, ha spiegato l’assessore alle partecipate Masselli “è pari a 14.9 milioni di euro, cumulato sino al 2030, quale incremento del risultato netto effetto dei maggiori utili di esercizio derivanti dalle partecipazioni in Ferrocart e NewCo Orvieto. Sempre per Asm si prevede un incremento del patrimonio netto, già a partire dal 2022, di 42,3 milioni di euro e un patrimonio netto al 2030 di 134,9 milioni di euro rispetto a quanto avverrebbe qualora l’accordo non venisse perfezionato”.

E sarebbe inita qui u a stagione di polemiche aspre. Invece non è così, ancghe se la polemica si sposta su un altro fronte: quello della frattura tra le opposizioni.

Ad innescarla è il Movimento Cinque Stelle che ha diffuso una nota di fuoco contro il Pd: “Nessun presupposto di alleanza con chi ha avallato la privatizzazione di ASM”, tuona l’M5S, che ci va giù pesante. “Il MoVimento 5 Stelle a Terni non è a servizio di nessuno e non prende ordini né da Perugia né da Roma. Ad oggi non esiste alcun presupposto per un’alleanza alle prossime elezioni amministrative con forze politiche che hanno avallato in consiglio comunale la privatizzazione di ASM, consegnando la gestione dei rifiuti e il servizio idrico nel totale controllo privato e interrompendo così il percorso politico fatto nella durata di una consiliatura”,

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