
La gara del Trasporto Pubblico Locale in Umbria strutturata in quiattro lotti, per Uilt-Uil e Fit Cisl è “incomprensibile poichè oltre a non poter garantire il diritto alla mobilità a tutti i cittadini umbri, sta mettendo in discussione alcune interessanti novità realizzate negli ultimi anni come ad esempio il Pums (piano Urbano della Mobilità sostenibile) del comune di Perugia”.
Il progetto del Pums, dicono i sindacati, “già approvato a livello nazionale e che attendeva, per la sua realizzazione, di essere inserito nella gara regionale, prevede sinergie fra il trasporto urbano e il trasporto extraurbano. Con questo spacchettamento in 4 lotti, di cui 2 prevedono proprio la gara dell’urbano e dell’ extraurbano nel territorio Perugino, si rimette in discussione tutto il progetto”.
SDecondo Cisl e Uil “Questa situazione mette in difficoltà il Comune di Perugia, capoluogo di Provincia e soprattutto della regione Umbria, perché alle incertezze degli afflussi economici si somma le rigidità di sistema.Alcuni comuni sotto i 12 mila abitanti, inoltre, non avranno più contributi economici derivanti da una Legge regionale di qualche anno fa ma che risulta non ancora applicata”.
Continua quindi il braccio di ferro: “Non condividiamo l’impostazione che questa amministrazione regionale e molti sindaci stanno dando al trasporto pubblico locale. È sbagliato totalmente l’approccio.Si pensa che il trasporto pubblico possa essere gestito come un’azienda di produzione dimenticando dell’importanza sociale che riveste. Inoltre, si registra uno scarso e timido approccio per il disincentivo dei mezzi privati in favore all’utilizzo dei mezzi pubblici.Facciamo appello alla Presidente della regione Umbria Donatella Tesei in quanto è necessario che prenda in mano la situazione che ad oggi ogni singolo assessore gestisce in base all’assessorato che rappresenta. C’è bisogno di una visione globale della realtà umbra e quindi anche del trasporto pubblico locale, siamo ancora in tempo diamo la giusta importanza alla mobilità dei cittadini e dei turisti in Umbria”, concludono Uilt-Uil e Fit Cisl.