Asm e la cessione di quote all’Acea: i “paletti” dei sindacati

Tutti sanno che sarà Acea, ma ufficialmente il partner industriale dell’Asm Terni non si conosce ancora, anzi si è alla fase in cui è ancora aperta la procedura ad evidenza pubblica per la sua individuazione. Il partner industriale sarebbe la società che entrerà in possesso delle quote Asm che il Comune di Terni cederà.

Intanto, per fare il punto sullo stato di avanzamento della procedura di evidenza la direzioner aziendale Asm di Terni (mentre il presidente illustrava il bilancio a Palazzo Spada) ha incontrato una rapprsentanza del Comune di Terni  e le  organizzazioni Sindacali regionali e provinciali, di categoria ed Rsu di Cgil, Cisl, Uil e Ugl.

La Direzione aziendale ed il Comune di Terni, hanno sottolineato che tale procedura ha l’obiettivo di rafforzare Asm in quanto ad oggi non avrebbe i requisiti necessari per accedere alle gare concessione e gestione dei servizi pubblici essenziali. La Direzione aziendale ha annunciato, che ad oggi, il soggetto che ha presentato offerta vincolante in possesso dei requisiti richiesti è Acea. E’ stato ribadito che il Comune conserverà almeno il 51% delle quote societarie di Asm Terni Spa.

Acea entrerà in Asm in due tranches con apporti di capitali ed asset; la prima prevede un apporto pari al 37% (rappresentato dalle quote di Acea nelle società Ferrocart e Umbria due) ; la seconda tranche prevede ulteriori acquisizioni di quote che aumenteranno il valore patrimoniale apportato da Acea all’interno di Asm fra il 41 e 49% complessivo.

Le Organizzazioni Sindacali hanno, per partte loro, ribadito l’esigenza di accompagnare questo percorso con un dialogo e confronto reciproco caratterizzato da informazioni certe e trasparenti ed hanno esplicitamente chiesto che nel caso in cui il Consiglio Comunale si esprimesse positivamente sia convocare un incontro sindacale per affrontare in modo approfondito alcuni tempi- I seguenti: Nuovo profilo societario di Asm; Piano industriale; Piano occupazionale e stabilizzazioni; Qualità dei servizi utili erogati e relative tariffe.
Quattro punti che per i sindacati rappresentano “gli impegni fondamentali attraverso i quali si riservano di esprimere una valutazione complessiva sull’operazione in corso”, ribadendo, inoltre, che “gli obiettivi principali sono il mantenimento del profilo pubblico di Asm, tutela e sviluppo occupazionale e qualità ed efficienza nell’erogazione dei servizi”.

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