
Nel 1934 una lapide fu affissa alla facciata di una casa dalle parti della chiesa di San Francesco, lungo quella che oggi è via Nobili. Celebrava la memoria di un “ternano illustre”, il medico Enrico Marconi, che in quella casa nacque e abitò. Fu uno dei massimi esponenti in Italia della teoria che sbugiardava Darwin. Non è l’uomo che discende dalla scimmia, ma il contrario- sosteneva – ad ogni generazione gli umani diventano sempre più brutti e pelosi: solo chi ha pochi peli, biondi, la carnagione chiara è l’essere più vicino al momento della creazione e quindi alla perfezione…