
Una sentenza che mise in crisi l’amministrazione comunale di Terni, quella che accolse il ricorso di un imprenditore. Dalle casse comunali dovevano uscire 222mila lire, una bella somma se consideriamo che la decisione del collegio arbitrale fu presa il Primo di agosto del 1910. In valuta attuale quella cifra corrisponde a più di novecentomila euro.