
La notte del 18 ottobre 1943, nell’ambito di una retata di antifascisti, Ottorino Gurrieri fu arrestato e inviato nel carcere di Perugia dove rimase fino al 12 novembre, quando fu scarcerato in libertà provvisoria.
Il microcosmo del carcere diventa un osservatorio privilegiato di storia della Repubblica Sociale Italiana. È il luogo di costrizione e di ristrettezza della libertà individuale per gli oppositori al fascismo, che hanno modo di osservare e subire la crudeltà degli ultimi atti di un regime ormai allo sbando. Ma la prigione è anche lo spazio dove si sviluppa e si rafforza una nuova coscienza civica e politica.
Guerrieri ha voluto raccontare tutto in un libro, un memoriale che è una delle prime corpose testimonianze dei mesi che hanno portato alla fine della guerra a Perugia, facendo immergere il lettore nel clima delle cupe giornate di guerra. Lucida fonte per ricostruire momenti ed eventi poco noti di quei lunghi mesi prima della liberazione della città.
Il volume, curato da Andrea Maori, è corredato da un saggio di Fabrizio Felice Bracco, una biografia dell’autore di Claudia Ambrosio e una nota redazionale di Francesca Cardinali. Contributi che aiutano ad approfondire la figura di Gurrieri, a fare emergere dal cono d’ombra moltissimi nomi di persone coinvolte nei fatti narrati, così come a delineare la mappa della città di Perugia con le sue antiche vie e contestualizzare il libro alla luce delle più recenti ricerche sul periodo storico trattato”. Sabato 20 giugno, alle 18,30, a Perugia all’Arena del Borgobello (via del Cortone) presentazione del libro di Ottorino Gurrieri “Nelle carceri di Perugia sotto il terrore Nazifascista 1943-1944”. L’iniziativa è organizzata in collaborazione con l’Anpi sezione di Perugia Bonfigli Tomovic.
Intervengono Claudia Ambrosio, Fabrizio Bracco, Andrea Maori e Tommaso Rossi. In caso di maltempo la presentazione del libro avverrà alla Sala dei Notari (Palazzo dei Priori).
Storico e studioso d’arte, docente presso l’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia, scrittore, giornalista, ragusano naturalizzato cittadino di Perugia dove si trasferì nel 1936 e si laureò in Giurisprudenza. Direttore dell’Istituto Nazionale Assistenza, Malattie fu iscritto dal 1942 all’Ordine dei Giornalisti in Umbria. Collaborò a “Il Giornale d’Italia”, “Il Giornale del Mattino” di Firenze e dell’Ansa, e “La Nazione”. Per oltre quindici anni fu altresì presidente dell’Azienda di promozione turistica (APT) di Perugia ed ebbe una fase attiva nella progettazione dei lavori di ristrutturazione della Rocca Paolina, e di numerosi altri monumenti cittadini sui quali pubblicò più di un centinaio tra guide e manuali. Fu accademico presso l’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia, ispettore onorario ai monumenti, rettore della Brigata degli Amici dell’Arte, Grand’Ufficiale al merito della Repubblica italiana. E’ scomparso nel 1992.