Spoleto: s’inaugura il Festival, una “manifestazione di nuovo genere”

Spoleto, 5 giugno 1958
Una data storica per Spoleto il 5 giugno 1958: quella sera si inaugurava la prima edizione del Festival dei Due Mondi. “Si tratta –spiegavano le agenzie di stampa – di una manifestazione di nuovo genere, in occasione della quale la gioventù dei due mondi si incontrerà per trattare problemi artistici e per stimolare l’interesse del pubblico verso le arti”. Ad organizzare la manifestazione era la “Festival Foundation Inc” nata su iniziativa del maestro Giancarlo Menotti.
In sostanza: un’occasione d’incontro tra giovani talenti americani e italiani con artisti già affermati a livello internazionale “europei e americani i quali offriranno il loro talento e la loro autorità affinché i giovani possano trarre beneficio da un’esperienza di lavoro al loro fianco”.
Quattro sezioni: musica, teatro, danza e arti figurative. In programma la rappresentazione di cinque opere liriche: il “Macbeth” di Verdi per la regia di Luchino Visconti e direttore d’orchestra Thomas Schippers; “Il gioco del barone” di Valentino Bucchi, “The Scarf” di Lee Holby, “Il maestro di Csppella “ di Cimarosa e “Lo frate ‘nnammorato” di Pergolesi.
Quindi i balletti di Jerome Robbins e quattro balletti da camera diretti da John Butler. E tre commedie una delle quali messa in scena dalla compagnia francese di Raimond Rouleau, la seconda di Giuseppe Patroni Griffi con la compagnia De Lullo-Falk-Guarnieri-Valli, la terza “A moon for the misbegotten” di O’Neil recitata in lingua inglese dalla compagnia di Josè Quintero.
“Gli ambasciatori degli Stati Uniti, di Francia a e d’Inghilterra interverranno alle prime”, si annunciava con un certo orgoglio.

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