Spello, 24 maggio 1952
Forse all’inizio ha pensato che fosse un incubo: lui antifascista da sempre – e a Spello lo sapevano tutti – si svegliò di soprassalto; aveva sognato Benito Mussolini che parlava proprio con lui. Poi cominciando a svegliarsi meglio ricordò maggiori particolari.
E incredulo gli ritornò alla mente che nel corso del colloquio Mussolini gli aveva dato tre numeri da giocare al lotto. Poprio a lui che l’aveva sempre avversato? Forse glieli aveva dati sballati, sospettò. Comunque l’antifascista spellano decise che alla fine valeva la pena di provarci e quei numeri se li giocò. Beccò un terno secco che gli fruttò 130 mila lire, che nel 1952 rappresentavano la mensilità di un bello stipendio.
Poi anonimamente sembra abbia fatto dire una messa di suffragio per l’inaspettato benefattore. Però ad averci creduto un po’ di più…
®Riproduzione riservata