13 settembre 1971
Un fulmine è caduto sulla casamatta di una fabbrica di fuochi artificiali a Stroncone provocandone l’esplosione. Tre persone sono rimaste ferite avendo riportato gravi ustioni: il proprietario della fabbrica, che si trova a pochi chilometri da Stroncone, Bartolomeo Gianvittorio, di 45 anni, sua moglie Giuseppina, di 43 anni, che erano nella casamatta, oltre al fratello di Bartolomeo, Aurelio, che è rimasto ustionato mentre portava in salvo il fratello e la cognata.
Il più grave è il titolare della ditta che è stato trasferito al centro grandi ustionati del Sant’Eugenio a Roma. Sua moglie è stata invece ricoverata all’ospedale di Terni con ustioni di primo e terzo grado.
Lo scoppio è avvenuto mentre un nubifragio stava rovesciandosi sul ternano provocando una serie di danni e disagi. In via Mentana sono rimasti allagati alcuni scantinati. Allagato anche il deposito di un grande magazzino.
