
Il 6 dicembre 1901 entrò in esercizio il primo tronco della tramvia Terni-Ferentillo. Poco più di otto chilometri (per l’esattezza 8375 metri) per collegare la stazione e il centro di Terni con Collestatte Piano e la Cascata delle Marmore.
Successivamente i binari si allungarono fino a Ferentillo, ma perché la tratta da Collestatte Piano a Ferentillo (9.750 metri) divenisse funzionante si dovette attendere quasi otto anni essendo entrata in esercizio nel mese di settembre del 1909.
E a Ferentillo la linea finì. Alla fine del 1899, quando La Sotret, (Società tramvie elettriche Terni) ottenne la concessione governativa, i programmi erano ben diversi e la linea ferrata avrebbe dovuto proseguire fino a Norcia e da lì penetrare in territorio marchigiano.
Per la Sotret era per il momento più conveniente non procedere ad ulteriori investimenti e trarre il massimo delle entrate dal collegamento in essere il quale trovava la propria utenza negli operai che raggiungevano gli stabilimenti delle acciaierie e, soprattutto, dallo spostamento delle merci tra la stazione ferroviaria e le fabbriche.
Quando poi la Sotret, nel 1922 fu assorbita dalla Terni insieme alla Carburo di Calcio che delle asocietà elle tramvie era unico azionista, il programma iniziale, già in ogni modo praticamente dimenticato, fu definitivamente accantonato.
Il tram di Terni cessò di esistere nel 1960 quando il Governo italiano, ormai decisamente orientato a favorire il trasporto su gomma anziché su rotaia, ne decretò la soppressione. La concessione per il trasporto dei passeggeri da Terni verso le Marche transitando per la Valnerina, fu affidata alla Saum e ai suoi autobus.
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Vedi anche: Il tram di Terni celebrato da Fellini