Il 15 novembre 1399
fu imposto ai ternani di costruire un cassero addosso alle mura della città, super aquas, in prossimità della Porta del Sesto. Si tratta del cassero che poi sorse sulla sponda del fiume Nera, nei pressi del Ponte Sesto (Ponte Romano) e che successivamente diventò la chiesa della Madonna del Cassero.
L’imposizione rientrava nel trattato di completo assoggettamento della città allo stato pontificio, messo in atto da Andrea Tomacelli, fratello del papa Bonifacio IX. Andrea Tomacelli volle ed impose che a Terni rientrassero i Guelfi, precedentemente esiliati, e che essi prendessero parte al governo della città, in posizione di parità coi Ghibellini. Il governo cittadino era però, allo stesso tempo, fortemente limitato nella sua autonomia, considerato che che gli era sottratta la possibilità di disporre delle finanze comunali e di controllare militarmente il piccolo contado ternano. Questo compito, il fratello del papa, lo riservò al alcuni suoi fedelissimi che pose a presidio delle rocche che circondavano la città.
