Un manifesto affisso all’ingresso delle fabbriche: così il gruppo “Terni” il 4 novembre 1948, anniversario della vittoria nella prima guerra mondiale, annunciò il licenziamento di 2.200 lavoratori. Il provvedimento era già operativo colpiva tutta l’Umbria. Il Folignate, con le miniere di Bastardo; lo Spoletino con quelle di Morgnano e le cementerie, il Narnese con lo stabilimento di Nera Montoro. Poi Papigno e Terni. A casa sarebbero dovuti andare 1.200 minatori e 600 operai delle acciaierie.
