Due anni di lotte, trattative, proposte, scioperi generali, ma non ci fu niente da fare: il 15 luglio 1972 fu il giorno della resa: lo Jutificio Centurini chiudeva definitivamente i battenti e 318 dipendenti, per lo più donne, rimasero senza lavoro. Diventava definitivamente un pezzo di storia industriale di Terni una fabbrica nata in contemporanea con le acciaierie verso il finire del 1800. Una fabbrica che negli anni del primo dopoguerra aveva avuto oltre millecinquecento operai, che aveva avuto un ruolo importante nelle lotte operaie, nella rivendicazione dei diritti da parte delle donne, nell’emancipazione di tutta una città.
